Scritto da Felipe Bianchi
Tradotto da Walter Falceta
Venerdì (5) – La città di Rio de Janeiro è stata teatro di massicce manifestazioni contro il presidente “ad interim” Michel Temer e il colpo di stato in corso nel paese. I cittadini brasiliani respirano l’atmosfera olimpica, però i movimenti sociali e attivisti hanno marciato attraverso Copacabana con il motto “Temer, fuori! Nessun diritto di meno! Contro la calamità olimpica.”
Alla fine di un pomeriggio ad alta tensione, gli ativisti stimano a 30.000 il numero di manifestanti che sono scesi in piazza per denunciare l’illegittimità del impeachment della presidente Dilma Rousseff. I presenti hanno protestato anche contro la riduzione degli investimenti pubblici e contro l’eliminazione dei diritti dei lavoratori.
Diversi giornali hanno segnalato, nel corso della settimana, la preparazione di una operazione tecnica per soffocare fischi durante il discorso di Michel Temer alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
L’operatore audio è stato incaricato di inserire effetti sonori per coprire le reazioni del pubblico. Timoroso, tuttavia, il presidente ha chiesto di non essere annunciato nello stadio.
Prima l’accensione del braciere olimpico, Temer ha dovuto rispettare il protocollo e dichiarare i giochi aperti. Lo ha fatto in fretta, sotto fischi. Una vessazione olimpica.
Stricioni negli stadi
I brasiliani si manifestano nelle strade e anche negli stadi. Nei giochi di calcio femminile, il 3 e il 4 agosto, diversi gruppi hanno chiesto la deposizione di Michel Temer.
In risposta alla rivolta, il governo ha avvertito che i critici dovranno sopportare le conseguenze. In un video diffuso sui social network, le guardie di sicurezza avvertono i telespettatori circa il divieto di protesta.
Il governo usurpatore agisce per sopprimere la libertà di espressione. Così, le guardie di sicurezza reprimono i cittadini che chiedono democrazia durante le competizioni sportive. Per ora, ci sono molte immagini e video di queste operazioni nei social media.
La notte del Giovedi (4), il famoso cantante Chico Buarque ha espresso la sua disapprovazione per il nuovo governo. In un evento sponsorizzato da una occupazione di artisti contro Michel Temer, l’icona della musica popolare brasiliana ha eseguito la canzone “Apesar de você (Nonostante te)”.
Questa è una delle canzoni di protesta più emblematiche dell’artista, un inno dei democratici negli anni 1970, un periodo in cui la dittatura militare ha mantenuto un regime di terrore in Brasile. Il momento cruciale della lettera, dedicata, nel 2016, a Michel Temer, dice: “Nonostante te, domani ci sarà un altro giorno”.